"ne saremmo Capaci?" | Riflessione a 30 anni dalla strage

"ne saremmo Capaci?"

Riflessione degli studenti dell'IPS "G.B. Garbin" in occasione della Commemorazione organizzata dal Comune di Schio per la Giornata Nazionale della Legalità per il Trentesimo Anniversario della Strage di Capaci

«Non è facile per noi, che al tempo non eravamo nemmeno nati, immaginare quale potesse essere l’atmosfera che si respirava trent’anni fa.
Certo, sappiamo che era epoca di maxi-processi di mafia, di aule bunker di attentati e omicidi.
Ma anche di magistrati coraggiosi che hanno pagato con la loro stessa vita il tentativo di svolgere con onestà e rigore il loro lavoro.
Chissà cosa provavano, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con quali sentimenti ed emozioni erano costretti a fare i conti ogni giorno, sapendo di vivere un rischio continuo, assieme a chi stava loro accanto.
È quindi legittimo chiedersi che cosa significhi essere coraggiosi, è legittimo, e umano, che noi adesso, ci chiediamo: “ne saremmo capaci?” (e vorremmo pensare che anche il luogo, “capaci”, contenga un messaggio che va al di là del nome in sé).
Paolo Borsellino ci parla di paura, ci dice che essa è presente, sempre.
Possiamo quindi immaginarla palpabile, questa paura, anche in questi due grandi uomini, che nonostante tutto però hanno saputo continuare a lottare per ciò che ritenevano giusto.
Ecco allora, forse, il messaggio che possiamo fare nostro da questa riflessione di Paolo Borsellino: portare avanti con onestà , decisione e
rigore i nostri obiettivi; senza bisogno di credere di dover essere per forza
eccezionali, lottare con forza per le cose in cui crediamo, tenendo sempre
ben vivo, nel cuore e nella testa, l’esempio di chi ha pagato con la vita il
prezzo per un mondo più giusto.»


“La paura è normale che ci sia, in ogni uomo,
l’importante è che sia accompagnata dal coraggio.
Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura,
sennò diventa un ostacolo che ti impedisce di andare avanti…
L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno,
è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa.
Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza…
La paura è umana, ma combattetela con il coraggio…
Chi ha paura muore ogni giorno,
chi non ha paura muore una volta sola”.

Paolo Borsellino


Un rigraziamento particolare va agli studenti che hanno partecipato attivamente alla Commemorazione e alla Professoressa Scortegagna che li ha preparati e accompagnati.

IPS Garbin

Link alla nota del Comune di Schio